Il comune di Catanzaro, promuove le opere della Cracking Art nell’ambito dell’iniziativa “Arte e Città II Edizione”. È stata creata una mostra a cielo aperto commissionando al movimento artistico, l’installazione di 36 riproduzioni di animali giganti di plastica colorata riciclata, ubicati nell’area pedonale del centro storico cittadino. Rientra nell’ambito delle politiche di sviluppo ed innovazione, per valorizzare le risorse turistico-culturali e rilanciare il tessuto produttivo commerciale durante il periodo pandemico. L’ obiettivo del presente lavoro è duplice, da un lato mira ad analizzare come è stata vissuta tale esperienza dai cittadini/visitatori, e dall’altro, verificare se le installazioni sono state in grado di incentivarne l’affluenza verso il centro storico, dove si sviluppano le attività economiche e commerciali della città. Scarica il pdf
Introduzione
Gli spazi pubblici non rappresentano solo un luogo di movimento e/o sosta delle persone, ma anche il luogo dove si esprime la dimensione economica e sociale della città; la sua identità sia individuale che collettiva; spazi di relazioni (De Luca e Da Milano, 2006; Mariano, 2012). Gli spazi pubblici possono essere promotori del benessere fisico e psicologico degli individui. Il sistema degli spazi aperti si sviluppa all’interno del tessuto cittadino, costruito in modo diffuso e capillare, potenzialmente accessibile a tutti in modo democratico senza alcuna distinzione di età, genere e classe sociale. È possibile quindi pensare di rigenerare la città, promuoverla e valorizzarla a partire proprio dal progetto dei suoi spazi aperti. Occorre ripensare a come questi vengano utilizzati e destinati, favorendone la riappropriazione da parte degli abitanti, declinandone usi e funzioni in base alle specifiche necessità degli utenti. Attivare dunque, processi che stimolano l’inclusione sociale ed il senso di appartenenza alla città (Di Martino, 2021). Un fenomeno sociale, uno strumento in grado di comunicare questo senso di riappropriazione degli spazi, è rappresentato dall’arte contemporanea. Le opere vengono installate in punti strategici della città. Un’arte di prossimità che invade la sfera pubblica anziché rimanere all’interno delle convenzionali quattro mura di un edificio. Attraverso l’installazione di opere di arte pubblica contemporanea, del movimento Cracking Art, la città di Catanzaro, durante il periodo pandemico, offre la possibilità ai suoi cittadini di fruire del patrimonio culturale. Per la pubblica amministrazione un modo per avviare processi di inclusione, di messaggi intrinsechi e promotore di iniziative sociali in risposta alle restrizioni per il contenimento della pandemia da Covid-19. Una sorta di riempimento dello spazio pubblico accessibile a tutti senza barriere architettoniche, economiche o di limitazioni orarie (De Luca e da Milano, 2006). La domanda di ricerca del presente lavoro ha un duplice obiettivo, da un lato mira ad analizzare come tale esperienza è stata vissuta dai cittadini/visitatori, e dall’altro, tra gli obiettivi degli stakeholder, verificare se tali opere siano state in grado di aumentare la frequenza verso il centro storico cittadino.
Lo studio si articola nel modo seguente. Dopo un primo excursus sulla metamorfosi del concetto di arte pubblica si prospetta il nuovo modo di concepire l’arte, come quella del movimento artistico Cracking Art[1]. Segue l’illustrazione, l’analisi descrittiva e i risultati ottenuti, dalla somministrazione di un questionario rivolto ai cittadini/visitatori catanzaresi; giungendo poi alla conclusione che valorizzare gli spazi urbani attraverso queste nuove forme di arte, accresce il benessere psicofisico degli individui.
Nuovi scenari per l’arte pubblica: la Cracking art.
Fin dall’inizio della storia, l’arte pubblica è stata espressione del potere dominante, pertanto, le opere erano sculture monumentali, di materiale durevole ed eterno. Avevano una funzione specifica che poteva essere: decorativa, celebrativa, narrativa/educativa o funzionale. I monumenti, stavano a simboleggiare valori legati al tempo e alla storia come ad esempio in Europa, cosi come in Italia, rappresentavano il simbolismo celebrativo della patria (De Luca e Da Milano, 2006).
Il concetto proprio di arte pubblica nel corso del tempo ha avuto una metamorfosi, ha subito una de-monumentalizzazione. Si è passati da scultura commemorativa a strumento di rigenerazione urbana destinato ad aree da riqualificare, come zone periferiche o malfamate; o di valorizzazione, segno identitario di sculture divenute sempre più astratte ed intangibili (Pier Luigi Sacco, 2006).
Anche lo Stato passa ad una visione di nuovi meccanismi di sostegno all’arte. Questi abbandona l’idea tradizionale di conservazione del patrimonio culturale e lascia spazio al divenire di molteplici forme di creazione artistica, che hanno sempre meno bisogno di risorse monetarie e sempre più di sostegno infrastrutturale e istituzionale. Ottenendo così un maggior impatto sul territorio. Il settore pubblico orienta la sua committenza superando il modello del museo dello spazio espositivo predefinito e spesso alieno. Promuove interventi mirati al suo contesto di riferimento e capaci di generare benessere locale in una relazione continua con le altre attività del territorio (De Luca, Trimarchi, 2004).
L’arte pubblica diviene così un fenomeno sociale e strumento di comunicazione, deriva da contesti e impatti diversi per via degli effetti della globalizzazione: nasce l’arte contemporanea (Hans Belting, 2009). Scaturiscono nuovi movimenti artistici come la Land Art, che porta fuori dagli spazi espositivi tradizionali l’arte. L’artista interviene direttamente sul territorio naturale soprattutto in luoghi incontaminati e deserti. Proprio da questa visione prende spunto in un primo momento il fenomeno della Cracking Art, successivamente si ispira alla pop art e al graffitismo. Infatti da questi ultimi due, gli artisti della Cracking art ereditano, come sostengono Sciaccaluga e Riva (2001), “l’affollamento e la ridondanza dei segni, il gusto per l’esagerazione, la voglia di stupire, il legame strettissimo con le vicende della società, cui aggiungono l’attenzione alla natura, agli animali ed all’ambiente”. Le loro creazioni sono opere o installazioni urbane caratterizzate principalmente da riproduzioni di animali[2] giganti in plastica colorata riciclata. Il materiale utilizzato deriva dal riciclo di rifiuti, da scarti industriali e dalle opere stesse che una volta rimosse, vengono rigenerate per dar vita a nuove installazioni. Il gruppo ha eseguito oltre 400 installazioni e partecipato a molteplici esposizioni nazionali e internazionali [3].
La Cracking Art non ha cornici, si installa spesso tra strade, autostrade, piazze, vie, elaborando una nuova idea di scultura. Martina Corgnati (Corgnati, Forin, 2005) scrive: “La Cracking Art “cavalca” questa sensibilità e versatilità lungamente rinnovate colmandole di un contenuto fondamentale come l’emergenza ecologica e la selezione di specie animali in via di estinzione per progettare azioni dal fortissimo impatto, che costituiscono scelte simboliche”.
Arte e città II Edizione a Catanzaro
Il comune di Catanzaro, promuove la Cracking Art nell’ambito delle politiche di sviluppo ed innovazione, per valorizzare le risorse turistico-culturali e rilanciare il tessuto produttivo commerciale del centro storico cittadino, durante il periodo pandemico. Nell’ambito dell’iniziatica “Arte e Città II Edizione” finanziato dalla Fondazione Rocco Guglielmo[4], in collaborazione con Promocatanzaro, [5]e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro; è stata creata una mostra a cielo aperto. Sono stati commissionati 36 animali di plastica colorata riciclata, poi posizionati nell’area pedonale del centro storico cittadino (figura 1), per il periodo che va dal 18 settembre 2020 sino al 30 gennaio 2021[6]. Gli animali che sono stati installati sono: rondini, rane, conigli, lupi, elefanti, chiocciole.
Figura 1: Mappa installazioni Cracking Art lungo il centro storico di Catanzaro
Fonte: Creazione dell’autore. Google My Maps
Metodologia e analisi
La domanda di ricerca è duplice: la prima volta ad analizza come è stata vissuta questa esperienza dai visitatori delle opere, l’altra si pone di verificare se è stato raggiunto l’obiettivo che si sono posti i portatori d’interesse (quali la pubblica amministrazione, le associazioni culturali Fondazione Rocco Guglielmo e Promocatanzaro) cioè incentivare l’affluenza verso il centro storico della città di Catanzaro, lungo il quale si sviluppa appunto il tessuto commerciale ed economico.
Per la misurazione del gradimento, ci si è avvalsi di un questionario a risposta multipla. La ricerca sociale si avvale appunto della tecnica delle scale per ovviare alle difficoltà e alle complessità della misurazione di fenomeni che riguardano l’uomo e la società come l’ottimismo, la depressione, l’integrazione sociale, la curiosità, l’indifferenza e simili. Il questionario consente di tradurli nel linguaggio della ricerca empirica (Corbetta, 2014). Con l’intento, quindi, di disporre di un agile e valido strumento per questa indagine, è stato messo a punto un questionario con domande semplici e chiare a risposta multipla con scelte a cinque punti utilizzando la scala di Likert. L’indagine si è svolta in modalità on line , consentendo di superare le difficoltà di avvicinare l’intervistato durante il periodo pandemico[7]; facilitarne il raggiungimento; consentire una rapidità di raccolta dei dati; una volontarietà e veridicità della risposta fornita (Andrews et al. 2003) ed infine, la possibilità dell’intervistato di svolgere il questionario in qualsiasi momento senza i tempi di contingentamento della risposta in presenza.
Il questionario è stato strutturato su base di 15 domande a risposta multipla suddiviso in tre blocchi[8]:
Il primo composto da domande volte a individuare, seppur in modalità anonima, un quadro più o meno analitico del soggetto intervistato (età, residenza, livello d’strizione, categoria socioprofessionale,) nel secondo blocco sono state raggruppate domande riferite specificatamente al soggetto, al suo status sociale, abitudini, conoscenza delle opere di Cracking Art.
il terzo blocco, diretto a individuare una opinione personale e soggettiva sulle opere della Cracking Art a Catanzaro, così da poter transitare dall’analisi di un atteggiamento generale ad uno personale, indicatore caratteristico alla tecnica delle scale (Corbetta, 2014).
Il questionario dal titolo “Il cuore di Catanzaro è giallo-rosso e arcobaleno”, aveva come finalità quello di fornire un’analisi descrittiva dei livelli di apprezzamento delle opere e della frequenza del centro storico prima e dopo la collocazione delle opere.
Il test in formato elettronico, è stato creato con Google Moduli[9] e divulgato on line su pagine social (Facebook, Instagram, Twitter e LinkedIn ) ufficiali e non della città di Catanzaro. L’intento era quello di raggiungere la popolazione residente o visitatori che per diversi motivi potevano frequentare la città nel periodo preso in riferimento (dicembre 2020 e marzo 2021). Inoltre è stato pubblicizzato il questionario su testata giornalistica locale[10] e canale radiofonico locale.
Le compilazioni ottenute sono state 235, un numero che, seppur inferiore a quello complessivo dei possibili cittadini/visitatori di Catanzaro, si è rivelato adeguato per l’individuazione di un campione in linea con la popolazione di riferimento. Infatti le caratteristiche dei 235 utenti rispondenti, era composto da: 208 cittadini catanzaresi (88,5% residenti a Catanzaro e provincia) con età media tra i 40 e i 54 anni (rappresentano il 48.1% del campione) e prevalentemente con un’istruzione medio- alta (solo il 5.5% degli intervistati possiede solo la licenza media ), in media con la popolazione residente nel Comune di Catanzaro[11].
Per quanto riguarda la professione gli impiegati sono il 30.2% seguiti dal 12% dei liberi professionisti e 11% degli studenti (Tabella 1).
Discussione
Considerando la natura dei dati raccolti è stato possibile condurre un’analisi sintetica descrittiva, utile a fornire spiegazioni sul fenomeno osservato. I dati sono stati organizzati e inseriti in apposite tabelle di frequenza, in modo da poterli rendere leggibili e giungere già nell’immediato, alla visione che la variabile misurata assume con le relative frequenze percentuali (Germano Rossi, 2002). Nella costruzione delle tabelle di frequenza si è scelto di riportate: la frequenza assoluta, cioè il numero che la modalità assume in relazione al carattere; e la frequenza percentuale, che è il rapporto tra la frequenza assoluta e la numerosità del campione statistico moltiplicato per 100. La somma di tutte le frequenze assolute di un carattere è uguale alla numerosità del campione, mentre la somma di tutte le frequenze percentuali di un carattere è uguale a 100. Nella tabella 2 vengono riportate le frequenze assolute e percentuali collegate alle domande volte ad indagare se vi è stato apprezzamento per le installazioni di Cracking Art, poste lungo il centro storico di Catanzaro. Secondo il 68% degli intervistati (si 38.30%, sicuramente 29.79%) le opere hanno contribuito a dare lustro alla città, incuriosendo il 64.25% (54.04% e 10.21%) dei partecipanti nel visitarle. Hanno valorizzato la città per il 64.68% del campione (43.40% e 21.28%).
Dalla tabella 3 si evince che, per chi frequentava poco il centro storico nulla è cambiato invece vi è un incremento di chi si reca “abbastanza” o “molto” nel centro storico (abbastanza incremento del 16.59%, molto incremento del 2.56%) dopo le installazioni, superando la diminuzione di chi si reca spesso (24,68%).
Risultati
La domanda di ricerca posta trova una duplice risposta, così come sono duplici gli obiettivi posti da tale analisi.
Per quanto concerne il consenso dei visitatori (tabella 4), la Cracking Art è stata in grado di fungere da catalizzatore di “buoni propositi”, riconoscendo a questa nuova forma d’arte pubblica, la capacità di poter valorizzare la città con le sue forme, colori e dimensioni, capace di scaturire emozioni positive. Infatti, solo l’8.51% del campione è rimasto indifferente, per il resto degli intervistati, con curiosità, gioia, entusiasmo e fiducia nel futuro, sono stati spinti a visitarle tutte o in gran parte; si evidenzia a rafforzamento di quanto sopra descritto che, nessuna opera presenta una percentuale al di sotto del 25% di visite (Grafico 1).
Grafico 1: Quali installazioni di Cracking Art sono state visate dagli intervistati
Fonte: elaborazione dell’autore
In risposta alla seconda indagine volta a verificare se le opere, hanno incentivato l’affluenza verso il centro storico cittadino, si concreta che, vi è un significativo aumento della frequenta verso il centro storico. Non solo per i dati esposti prima, ma anche in considerazione del fatto che durante il periodo d’osservazione (dal 18 settembre 2020 al 30 gennaio 2021), il comune di Catanzaro ha avuto un’alternanza tra periodi di zona arancione e zona rossa per le misure di sicurezza poste per contrastare la pandemia da Covid-19.
Inoltre, le misure di politica sanitaria non hanno permesso la circolazione di alcune categorie di persone[12],incidendo così sul numero dei possibili visitatori/turisti [13].
Conclusioni
La Cracking Art si prospetta come un nuovo scenario di arte pubblica capace di rendere animati gli spazi urbani, con le sue forme ingombranti e colorate difficili da non notare. Ha tutto il potenziale per essere un’ opera d’arte concepita come sostengono De Luca e Trimarchi (2004), capace di generare una varietà d’impatti ed uno sviluppo sul versante economico, contribuendo ad accrescere il benessere degli individui e della comunità attraverso un nuovo rapporto tra spazi del quotidiano e qualità della vita, la creazione di una gamma di benefici immateriali, il rafforzamento dell’entità di luoghi capaci di attrarre attività economiche e di soddisfare bisogni individuali.
I colori degli animali della Cracking Art delimitano lo spettro della comunicazione non verbale come una realtà sensoriale da cui non si può fuggire. I colori oltre ad un agire sull’emotività, producono una sensazione di movimento dinamico, coinvolgente e compulsivo (Liege Zamberlan, 2019). L’esperienza delle installazioni che hanno invaso la città di Catanzaro, lascia traccia sui canali social, dove spopolano foto dei visitatori. Un’attrattiva, dunque, un elemento stimolante di emozioni positive; in un contesto aperto e accessibile a tutti com’è lo spazio urbano; in un periodo particolarmente difficile per la ripresa sanitaria, economica e sociale. Proprio ciò in cui speravano di ottenere i promotori dell’evento e l’amministrazione locale. I promotori del patrimonio culturale hanno a disposizione, attraverso le opere e installazioni di arte pubblica un utile strumento per rilanciare e rivitalizzare lo spazio urbano. La filosofia su cui si basa il movimento della Cracking Art è proprio quello di posizionare le loro opere dove l’arte ha spesso difficoltà ad arrivare: “Rifare ciò che è già stato fatto ma in maniera diversa e nuova…installare questi intrusi nelle piazze, sui balconi e sui palazzi delle città equivale a richiamare l’attenzione dell’osservatore sul territorio ospitante, creando così un incontro fra ambiente e arte, arte e persone”[14].
Riferimenti bibliografici
- Andrews, D., Nonnecke, B., & Preece, J. (2003). Electronic survey methodology: A case study in reaching hard-to-involve Internet users. International journal of human-computer interaction, 16(2), 185-210.
- Corgnati, M., & Forin, E. (Eds.). (2005). Cracking art: nascita di un’avanguardia.
- Bachmann, D., Elfrink, J., & Vazzana, G. (1996). Tracking the progress of e-mail vs. snail-mail. Marketing Research, 8(2), 30.
- Belting, H. (2009). Contemporary art as global art: a critical estimate.
- Corbetta, P. (2014). Metodologia e tecniche della ricerca sociale(pp. 283-316). Bologna: il Mulino.
- De Luca, M., & Da Milano, C. (2006). Il patrimonio e le attività culturali nei processi di rigenerazione urbana. Economia della Cultura, 16(3), 371-382.
- De Luca, M., Gennari, F., Pietromarchi, B., & Trimarchi, M. (2004). Creazione contemporanea. Arte, società e territorio tra pubblico e privato.
- Di Martino, V. (2021). Spazio pubblico: relazione, rappresentazione, accoglienza. Rigenerare la città a partire dal progetto degli spazi pubblici.
- Lauer, S. A., Grantz, K. H., Bi, Q., Jones, F. K., Zheng, Q., Meredith, H. R., … & Lessler, J. (2020). The incubation period of coronavirus disease 2019 (COVID-19) from publicly reported confirmed cases: estimation and application. Annals of internal medicine, 172(9), 577-582.
- Mariano, C. (2012). Progettare e gestire lo spazio pubblico. Aracne.
- Rossi, G. (2002). Statistica descrittiva per psicologi. Carocci.
- Sacco, P.L. (2006) Arte pubblica e sviluppo locale: utopia o realtà possibile? Economia della cultura).
- Sciaccaluga, M., & Riva, A. (2001). Cracking Art: SOS World. Mondadori Electa.
- Zamberlan, L. (2019). COMUNICAÇÃO, CULTURA E CONHECIMENTO ECOLÓGICO E AMBIENTAL UMA ANÁLISE SEMIOLÓGICA DE CRACKING ART ATRAVÉS DA INVASÃO URBANA BATTITO ANIMALE, NA CALÁBRIA. In iCom (Vol. 2, No. 1, pp. 45-61).
Sitografia
- http://www.crackingart.it
- http://www.fondazioneroccoguglielmo.it/.
- https://fundacionpabloatchugarrymiami.com/maca
- https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/11/04/20A06109/sg
- https://minerva.miurprogettopps.unito.it/mod/book/view.php?id=56850
- https://www.istat.it/it/archivio/comuni
- https://www.ignorarte.com/intervista—kicco
Note
[1] Le opere di Cracking Art sono tipicamente rappresentato da riproduzioni giganti di animali di plastica colorata riciclata
[2] rondini, pinguini, rane, lupi, elefanti, chiocciole, orsi, conigli, e tanti altri.
[3] www.crackingart.it.
[4] istituzione culturale catanzarese aperta, senza scopo di lucro. http://www.fondazioneroccoguglielmo.it/.
[5] azienda speciale della Camera di Commercio di Catanzaro.
[6] In questo frangente, il Comune di Catanzaro ha visto momenti di alternanza tra zona arancione a zona rossa per le misure di sicurezza poste per contenere e contrastare il diffondersi della la pandemia da Covid-19.
[7] superando così i limiti del distanziamento sociale.
[9]https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSed1fZEh2TxGOTKy59l3Ys7KUC9blHcm3I2qlsDvQP5kkMUCQ/viewform?usp=sf_link.
[10] https://www.lanuovacalabria.it/umg-limpatto-dellarte-pubblica-sulla-citta-di-catanzaro-nel-questionario-di-gessica-fulciniti.
[11] Secondo il censimento ISTAT 2020 l’età media della popolazione del Comune di Catanzaro è di 45.1 anni con una istruzione medio-elevata del 49.9% (il 35% della popolazione possiede un diploma, il 14.9% titolo laurea o post laurea) https://www.istat.it/it/files//2022/03/Il-Censimento-permanente-della-popolazione-in-Calabria_focus.pdf.
[12] Oltre ai soggetti risultati positivi al Virus del SAR COV2, bisogna considerare anche le persone poste in isolamento o quarantena. Lauer et al., 2020.
[13] DPCM 3 novembre 2020, alternanza di periodi di zona arancione a zona rossa. https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/11/04/20A06109/sg
[14] da un’intervista rilasciata da Kicco, uno tra i creatori e fondatori del movimento artistico Cracking Art. https://www.ignorarte.com/intervista—kicco