Il confronto tra le domande del reddito di cittadinanza e i dati della Dichiarazione Sostitutiva Unica 2018 con un ISEE atteso inferiore a 9360 Euro consente di valutare qual e’, ad oggi, il tasso di copertura della politica in esame rispetto alla platea dei potenziali aventi diritto. Finora, il RdC ha interessato poco più di 940mila nuclei familiari, equivalenti a poco più di 2 milioni di persone. Si tratta del 75% del totale dei beneficiari attesi.
Le domande del RdC L’ultimo aggiornamento del 24 aprile 2019 dell’INPS indica che le richieste del Reddito di Cittadinanza presentate in Italia sono pari a 946569, di cui il 54% sono presentate da donne. Le province con il maggior numero di domande sono Napoli (92192 domande, corrispondenti a poco meno del 10% del totale), Roma (60219 domande), Palermo (4208), Catania (33073), Milano (32427) e Torino (31551). In Calabria le domande totali ammontano a 66605, di cui 23401 a Cosenza (il 35% del totale regionale), 17880 a Reggio Calabria (27%), 11697 a Catanzaro (17,7%), 8540 a Crotone (12,9%) e 4547 a Vibo Valentia (6,9%).
I cittadini UE residenti in Italia assorbono circa il 3,5% delle domande totali, mentre la quota di richieste che fa capo a cittadini extra-UE e’ di poco superiore al 10% del totale. La stragrande maggioranza delle domande e’ canalizzata attraverso i CAF, i quali hanno “acquisito” il 75% delle istanze, seguiti dalle Poste (23,5%). Residuale e’ la quota di domande elaborate dai patronati (1,5% del totale nazionale).
Le richieste attese. Rilevante e’ il confronto con i dati della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). In termini relativi, il totale delle domande del RdC presentate in Italia e’ pari al 75% delle DSU attestate valide presentate nel 2018 che soddisfano i 4 requisiti economici ISEE per il RdC. In termini assoluti si tratta di 1271678 DSU con ISEE atteso inferiore a 9360 Euro. Ciò significa che, a meno di variazioni significative delle posizioni ISEE dei potenziali beneficiari del RdC, e’ come se in Italia ci fosse ancora il 25% degli aventi diritto che e’ in attesa di fare domanda. In altre parole, finora il tasso di copertura del RdC e’ in media pari al 75% dei potenziali beneficiari.
Su base territoriale, la figura 1 mostra come l’attuale copertura sia elevata in molte province del Mezzogiorno d’Italia, mentre sia relativamente bassa in molte aree del Centro-Nord. Se i dati del DSU 2018 – cosi’ come sono stati selezionati dall’INPS (si tratta di DSU con ISEE atteso inferiore a 9360 euro) dovessero essere confermati in sede di richiesta del RdC – a Bolzano dovrebbe registrarsi un incremento dell’85% delle domande di RdC finora presentate (che sono in quella provincia 449). E’ atteso un raddoppio delle domande a Verona, Bergamo, Lecco, Treviso, Belluno, Bologna, Trento, Aosta, Forlì-Cesena, Firenze e Cremona.
I dati in Calabria. In Calabria le DSU 2018 potenzialmente valide ai fini del RdC sono 72665. Se si considerano le 66605 richieste di RdC finora presentate dai calabresi, si ottiene che fino alla chiusura del bando si potranno potenzialmente avere altre 6060 richieste. Il “tasso di copertura” del RdC in Calabria e’, quindi, pari a poco meno del 92%, che e’ un valore superiore di ben 17 punti percentuali della media nazionale, a testimonianza di come in regione la mobilitazione per questa misura sia stata molto piu’ elevata di quella osservata nel resto del paese. La provincia con il piu’ elevato tasso di copertura del RdC e’ Crotone (94%), mentre a Vibo Valentia si registra il tasso piu’ basso (88%), tra quelli osservati in Calabria.